La IV D di questo anno scolastico segue un percorso di alternanza scuola lavoro, in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, dal titolo “Indagine sui consumi culturali dei giovani: metodi e applicazione ad un caso studio sugli studenti delle scuole secondarie superiori di Bagheria”. Ciò ci ha permesso di ampliare le nostre conoscenze riguardo la statistica. In primo luogo abbiamo appreso che la statistica non è una scienza astratta, ma è uno strumento fondamentale in molti ambiti dalla nostra vita quotidiana. Infatti, insieme alla competenza digitale e all’abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, la statistica è oggi una competenza indispensabile per stabilire decisioni e comportamenti responsabili. Ad esempio, ognuno di noi utilizza google come motore di ricerca, ma quanti sanno effettivamente com’è gestita la rete di informazioni alla quale si può accedere? Fra i tanti argomenti affrontati, vi è quello dei big data, ovvero quell’ampio volume di dati strutturati e non, che si trasmettono per mezzo di vari canali e il cui sistema ha tre caratteristiche: volume, velocità e varietà. Inoltre, siamo venuti a conoscenza dell’esistenza di istituzioni ufficiali che hanno il compito di produrre statistiche ufficiali al fine di soddisfare il bisogno informativo espresso dalla collettività, l’ISTAT ad esempio, SISTAN ed EUROSTAT.
Durante la realizzazione del progetto, abbiamo pianificato e realizzato un’indagine statistica, procedendo attraverso cinque fasi: l’astrazione, per definire gli obiettivi, la popolazione di riferimento, l’area territoriale, i caratteri oggetto della ricerca, le modalità di rilevazione, ecc.; la rilevazione dei dati, la registrazione dei dati, l’analisi dei dati e l’interpretazione dei risultati. Grazie alla guida ed ai suggerimenti delle professoresse Francesca Di Salvo (docente di statistica presso l’Università di Palermo) e Domenica Camiolo (tutor del Liceo), ci siamo dedicati alla stesura del questionario che abbiamo poi compilato e somministrato agli studenti di quarto e quinto anno degli istituti bagheresi, IPSIA Salvo D’Acquisto, Liceo Scientifico G. D’Alessandro, Liceo Classico F. Scaduto e ITET Don Luigi Sturzo. L’indagine mirava alla conoscenza dei consumi culturali dei giovani bagheresi e a tal fine il questionario che abbiamo redatto era costituito da ventinove domande, suddivise in sezioni: si inizia con una sezione in cui si chiedono informazioni personali, si prosegue con una sezione sui luoghi e le attività nel tempo libero, una sezione sulla conoscenza e l’utilizzo di strumenti informatici e, infine, una sezione su letture, cinema e frequentazione di luoghi culturali. Le risposte vengono registrate in maniera assolutamente anonima. Il questionario è stato realizzato utilizzando gli strumenti di moduli google, una delle due piattaforme di indagine on-line più conosciute, che permette di creare sondaggi, inviarli agli utenti che li devono compilare e ricevere in automatico la tabulazione delle risposte.
Poiché il nostro obiettivo era quello di raccogliere delle risposte utili e veritiere, prima di somministrare il questionario agli studenti abbiamo condotto un’indagine pilota, affinché le domande risultassero chiare ed efficaci.
In questa fase ci siamo sottoposti per primi al questionario, per assicurarci la riuscita del nostro progetto: in questo modo abbiamo corretto le imprecisioni, imparando inoltre a porre le nostre domande nel modo più incisivo possibile. Per la rilevazione dei dati, ci siamo recati nei locali degli istituti coinvolti per incontrare i nostri coetanei e informarli del progetto a cui stiamo partecipando per il nostro percorso ASL.
Abbiamo descritto il progetto e parlato dell’importanza della statistica, e abbiamo raccontato il lavoro svolto per la creazione del questionario. Successivamente abbiamo distribuito una copia del questionario e con gli intervistati abbiamo analizzato punto per punto, in modo che non sorgessero incomprensioni durante la loro personale compilazione. Infatti, è stato fondamentale, affinché la nostra inchiesta andasse a buon fine, che gli intervistati non dessero risposte false o casuali, bensì lo affrontassero con assoluta sincerità e serietà.
Qualche giorno dopo siamo tornati nelle classi per ritirare i questionari debitamente compilati in modo da poter procedere all’analisi. Dopo aver recuperato i questionari, ci siamo occupati del caricamento delle risposte e, utilizzando sempre le funzioni avanzate di google moduli, abbiamo fatto affidamento alla piattaforma google drive dove, grazie ad un modello dello stesso questionario, abbiamo inserito le risposte.
Abbiamo analizzato i dati sia con fogli elettronici che con software per l’analisi statistica dei dati ( R open source ). In base ai risultati ottenuti possiamo notare che il nostro campione di intervistati è dal composto dal 30.4% degli alunni frequentanti l’istituto scientifico, 29.7% di studenti del classico, mentre vi è stata un’aderenza minore degli alunni facenti parte degli istituti tecnici presi in esame, con un 21.7% per lTET e un 18.1% per l’IPSIA. Guardando i dati sullo sviluppo culturale dei giovani, la situazione si presenta critica: solo il 16.7% legge con regolarità quotidiani, mentre il 65.9% legge meno di 5 libri in un intero anno, molti dei quali neanche uno. La situazione non migliora per i luoghi di cultura, quali teatri, librerie e musei, per i quali gli studenti rispondono prevalentemente di non essere mai andati o di essere andati per meno di cinque volte. Abbiamo svolto anche analisi più dettagliate per esaminare il profilo tipo dei giovani “consumatori di cultura” e per esaminare eventuali differenze di tra ragazzi e ragazze, risultati che pubblicheremo a breve in un lavoro finale. Per lo statistico, fondamentale è infatti la fase di divulgazione dei dati che può avvenire tramite una diffusione diretta e indiretta. Nel primo caso i mezzi ed i modi di trasferimento delle informazioni sono gestiti dagli stessi produttori delle statistiche tramite propri strumenti editoriali: questa modalità di diffusione consente di garantire un alto rigore nella presentazione dei dati ed è stata quella da noi scelta. Proprio per questo abbiamo deciso di diffondere i risultati del nostro lavoro nel nostro istituto per mezzo di PowerPoint e report.
Gli alunni della classe IV D