Gli uomini dello Stato incontrano gli studenti: doppia iniziativa dell’Associazione l’Uomo e il Mediterraneo che ha coinvolto varie scuole della provincia, tra cui anche il Liceo Scaduto di Bagheria, in una “Due Giorni” che ha rappresentato un incontro di idee, proposte, riflessioni per una presa di coscienza che “la mafia c’è ancora nonostante le armi tacciono”. Due gli eventi, entrambi svolti al Palazzetto dello Sport di Misilmeri e organizzati in un rapporto sinergico di collaborazione con la Compagnia Carabinieri di Misilmeri guidata da Maggiore Marco Montemagno. Ospiti il Dott. Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Reggio Calabrianel primo appuntamento del 28 febbraio e nel secondo, che si è svolto il 3 marzo, è stata la volta del Dott. Nino Di Matteo, consigliere del CSM.Il Dott. Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, titolare di numerose inchieste che riguardano anche i legami tra Cosa Nostra siciliana e le famiglie di ‘ndrangheta della Calabria ha risposto alle domande poste da noi studenti. Domande sono state poste parimenti al maggiore Montemagno. Tanti i temi trattati: mafia e pandemia, tangenti e corruzione, rapporti internazionali del crimine organizzato, imprenditoria e oppressione mafiosa.

“Nelle scuole di Calabria non vi è ancora lo stessa vivacità presente in Sicilia nell’organizzare eventi sulla legalità. Vengo nella vostra terra, la terra di Rocco Chinnici e sono orgoglioso di incontrare qui a Misilmeri studenti provenienti da varie località della provincia di Palermo. Noi magistrati stiamo facendo un lavoro di demolizione del sistema criminale. Ed è uno spazio vuoto dove voi giovani dovete costruire il nuovo. Avete il diritto ma anche il dovere di farlo”. Il procuratore ha spiegato che sia il padre che il nonno sono stati magistrati, ma la sua decisione è maturata dopo l’attentato mafioso a San Giovanni in Laterano a Roma. “Passai da quel luogo – ha spiegato il Dott. Lombardo – pochi minuti prima che scoppiasse la bomba. Capii che il mio futuro era nella Magistratura e nella mia Locride in Calabria dove la ndrangheta stava acquisendo un forza economica e criminale immensa. Come da voi a Misilmeri anche nella Locride c’è voglia di cambiare”.Il secondo appuntamento della manifestazione “Nuove Generazioni nella legalità” ha visto la presenza del Dott. Nino Di Matteo, consigliere del CSM. “Io credo fermamente nell’importanza di questi incontri e oggi anch’io, come voi, sono emozionato. – ha detto Di Matteo – Sono nato e cresciuto in questo contesto, sono fiero e orgoglioso delle mie origini siciliane e amo questa terra. La Sicilia è una metafora della vita: qui è concentrato tutto il male ma anche tutto il bene. La legalità non si può fermare solo a queste occasioni, alle manifestazioni in occasione del 23 maggio, del 19 luglio o alla retorica del ricordo”.

Ad una domanda specifica di uno studente del nostro istituto ha risposto:” I 58 voti alla mia persona in occasione delle elezioni del Presidente della Repubblica rappresentano un riconoscimento ai tanti magistrati che ogni giorno lavorano per la verità e la giustizia in questo paese “. “Voi – continua- dovete pretendere la verità la giustizia in ogni momento della vita in quanto portatori di diritti che non dovete fare calpestare dalle prepotenze; ma, per fare questo, però, dovete conoscere quello che è accaduto, capire quello che accade e non rassegnarsi ad un futuro disegnato da altri. Ciò che mi colpisce negativamente nella nostra terra e peggio se proviene dai giovani è la rassegnazione”. Don Rosario Francolino ha parlato delle figura di Padre Pino Puglisi e della sua eredità spirituale contro ogni forma di crimine. “Mafia e Vangelo – ha detto Don Rosario – non possono convivere in quanto elementi tra loro distanti, anzi inconciliabili”. In rappresentanza del mondo della scuola, ha preso la parola la nostra dirigente scolastica Carmen Tripoli: “È un giorno importante, un giorno storico. Tante scuole e per giunta di diversi comuni della provincia abbracciano un uomo importante delle istituzioni, simbolo della lotta alla mafia. Per i nostri giovani questo appuntamento significa conoscenza e presa di coscienza”.”Un altro bellissimo incontro insieme ai nostri ragazzi di Palermo e provincia. – esordisce il Maggiore Marco Montemagno – Ringrazio tutti i dirigenti scolastici e gli organizzatori per questa bellissima iniziativa scolastica.

Ritengo che queste giornate rappresentino un vero e proprio regalo per i nostri giovani che hanno la possibilità di avvicinarsi alle Istituzioni e comprendere come forze di polizia e magistratura lavorino insieme in sinergia al servizio del cittadino. Organizzare questo incontro qui a Misilmeri è certamente significativo anche per le varie operazioni condotte negli anni in quest’aria geografica. L’Arma dei Carabinieri è sempre costantemente vicino ai giovani, siamo sempre pronti a rispondere ad ogni loro richiesta, non solo di aiuto ma anche di semplice dialogo e confronto. Il nostro impegno nelle scuole continua e già nei prossimi mesi sono organizzati diversi incontri nelle scuole medie per parlare anche di cyberbullismo, uso di alcol e di droghe”. 

Roberta Sucato IVC

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