Giorno 6 aprile, noi come classi del biennio del Liceo delle Scienze Umane di
Villabate abbiamo vissuto un’esperienza significativa con il formatore Dott. Antonio
Di Lisi, Project Manager di “Forludo”, un hub formativo che nasce dall’idea/bisogno
di utilizzare giochi costruttivi per facilitare il lavoro psico-educativo in diversi
contesti per la crescita personale e professionale. La mission è quella di unire le
classiche metodologie delle Scienze Umane al gioco da tavolo, al fine di rendere gli
incontri originali e coinvolgenti capaci di facilitare il processo di cambiamento
individuale e di gruppo. Noi studenti, secondo un approccio attivo, ci siamo messi in
gioco e abbiamo attraversato concettualmente i vari gradini della piramide di
Maslow, intercettando una sorta di nuova categoria, ossia quella legata alla
percezione che ognuno ha di sé, percezione tanto legata all’idea personale, quanto al
riconoscimento altrui.
Da Platone a Piaget, fino ad arrivare alle Neuroscienze, gli studi dimostrano che il
gioco è un’attività imprescindibile per il benessere psico-fisico e lo sviluppo della
persona. Il gioco, infatti, è sempre stato uno strumento che comporta diversi vantaggi,
soprattutto nell’ambito dell’apprendimento significativo e delle Social Skills.
Noi ragazzi, a breve, insieme ai docenti, ci sperimenteremo in un altro progetto: “No
problem. O forse sì?”, un’attività formativa utilizzata per affrontare la tematica del
Problem Solving, ma per il momento non vogliamo anticiparvi nulla. Seguiteci nel
prossimo articolo!
D’altronde, come sosteneva Platone: si può scoprire di più su una persona in un’ora
di gioco, che in un anno di conversazione.


Le classi I AUV e II AUV di Villabate.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *