Con il termine giornalismo si intende l’insieme delle attività e delle tecniche relative alla compilazione, redazione, pubblicazione e diffusione di notizie tramite giornali quotidiani o periodici, come quello che state leggendo in questo momento!

La costante ricerca di informazioni e notizie è intrinseca alla natura dell’uomo. Già nell’antica Roma, su ordine di Giulio Cesare, venivano affissi negli spazi pubblici dei brevi avvisi chiamati acta diurna”, creati con lo scopo di comunicare alla popolazione notizie di comune interesse. Nel medioevo, invece, le informazioni venivano divulgate attraverso le cronache scritte e decorate con magnifici ghirigori dai monaci amanuensi. Senza ombra di dubbio, il primo giornale, nel senso odierno della parola, è stato l’Aviso-Relation oder Zeitung pubblicato a Strasburgo nel 1609. In Italia il giornalismo approdò per la prima volta a Venezia, dove si pubblicavano le prime gazzette, che la Signoria faceva compilare e affiggere per uso del pubblico. In Sicilia il primo giornale in assoluto fu il “Corriere di Messina”, pubblicato nel 1675 nell’omonima città dello stretto. 

Nonostante nel corso della storia si possano notare tantissimi esempi di divulgazione giornalistica, il concetto di giornalismo come lo intendiamo oggi è sorprendentemente recente. Infatti si attribuisce la nascita del giornalismo moderno a partire dai primi decenni dell’Ottocento con la ‘rivoluzione’ della penny press (giornali al costo di un penny) avvenuta negli USA. All’epoca della penny press si delinearono le norme che dovevano costituire la base della comunicazione giornalistica. Tra queste la più importante è che l’interesse di un articolo deve essere espresso con precisione e chiarezza fin dalle prime dieci righe, seguendo uno schema di riferimento costituito da cinque quesiti (le famose ‘cinque W’): Who? (“Chi?”), Where? (“Dove?”), When? (“Quando?”), What? (“Cosa?”), Why? (“Perché?”). Verso la fine dell’Ottocento la diversificazione delle notizie contribuì alla nascita di generi giornalistici molto diversi fra loro, come la stampa politica, legata o meno ai singoli partiti, quella sportiva, le riviste femminili, i giornali per ragazzi e altri giornali specializzati, che ebbero poi ampio sviluppo nel Novecento. Nel secolo scorso il giornalismo ha occupato un ruolo decisivo nella narrazione dei due conflitti globali (con giornalisti che addirittura si spinsero ad andare in trincea ) e degli eventi geopolitici che hanno caratterizzato il pianeta.

Sono tante le differenze tra il giornalismo del passato e quello moderno. Nel passato i mezzi spesso erano rudimentali, la stampa era ancora alle prime armi, non esistevano le registrazioni o i video e spesso la riuscita delle inchieste dipendeva completamente dalla bravura del giornalista. Dalla sua capacità di prendere appunti e sfruttare scaltramente le opportunità. Il mezzo di comunicazione giornalistica più utilizzato era quello del giornale cartaceo e quindi della stampa. Oggi il giornalismo è profondamente mutato. Con l’avvento dei nuovi mezzi di comunicazione (internet e i social) le informazioni viaggiano velocemente per tutto il globo. Basta un click per scoprire cosa sta succedendo dall’altra parte del mondo. La rete ha ormai spodestato il giornale cartaceo e la maggior parte delle redazioni pubblica le loro notizie nell’immenso World Wide Web. Come tutto, nel mondo, il giornalismo è cambiato e continuerà a cambiare. Solo una cosa resta: il valore del sacrificio e della lotta continua di ogni giornalista per la ricerca della verità, sempre.

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