La mitologia greca come non l’avete mai conosciuta.

Clitemnestra? Una donna ingrata che ha ucciso il marito appena tornato dalla guerra, dopo averlo tradito. 

Circe? Una seduttrice, una strega. 

Medusa? Un mostro punito per una buona ragione.

Questi sono alcuni dei pensieri che invadono la mente di molte persone quando sentono pronunciare il nome di queste tre donne. Ma siamo davvero sicuri che ciò sia vero? 

Ad oggi, la mitologia greca sembra entrare nella nostra vita di tutti i giorni senza troppe difficoltà e ciò ha spinto parecchi autori di libri per ragazzi e ragazze a scrivere sempre più testi riguardanti figure dominanti nelle storie della Grecia Antica, narrando il loro modo di vivere, spiegando le loro scelte, analizzando i loro sentimenti più intensi e, perché no, anche abbattendo qualche pregiudizio creato nei loro confronti. Tuttavia, non stiamo parlando soltanto di storie di re ed eroi, quali Achille o Agamennone: ne abbiamo sentito abbastanza. Risulta infatti molto più interessante ed utile conoscere alcune vicende che hanno caratterizzato la vita di quelle che per troppo tempo, specialmente nel mondo antico, sono state lasciate da parte: le donne. 

Questo è ciò che hanno fatto due autrici statunitensi in particolare, ovvero Madeline Miller e Hannah Lynn. Il loro obiettivo principale è quello di demolire alcuni dei luoghi comuni che girano intorno alle figure delle tre donne sopracitate: ciò viene infatti portato avanti, in maniera impeccabile, in tre diversi libri: “Circe” (M. Miller), “Il segreto di Medusa” e “La vendetta degli dei” (H. Lynn). Nonostante questi testi siano stati ampiamente criticati poiché ritenuti poveri di descrizioni, banali o semplicemente contenenti storie trite e ritrite, ci offrono invece un “dietro le quinte” delle vite di Medusa, Circe e Clitemnestra, dalla nascita fino alla loro morte, passando attraverso i dolori personali e gli  amori tormentati. Ci troviamo dinanzi a una Clitemnestra a pezzi in seguito alla morte della figlia Ifigenia per mano del suo stesso marito, orchestrata solo affinché quest’ultimo potesse avere il favore degli dei in battaglia; una Medusa provata dall’episodio per cui alla fine è stata punita per l’eternità ma che, nonostante ciò, non le ha mai impedito di provare amore; e infine, una Circe, definita da sempre senza cuore,  comprensiva nei confronti di Odisseo, re di Itaca, e sensibile alla sua misteriosa moglie, Penelope, e al figlio, Telemaco. Ecco, forse è proprio per questo che la storia di alcune figure dell’antica Grecia debbano essere riproposte anche al giorno d’oggi tramite la letteratura: infatti, sarebbe troppo semplice giudicare una persona senza prima aver osservato quelle che sono state le sue scelte, quello che ha provato e, soprattutto, come ha vissuto. 

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